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TERRITORIO

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Porto Palo di Menfi Bandiera Blu

A circa 7 Km da Menfi, su un verde promontorio al centro di un ampio golfo delimitato da capo Granitola ad ovest e capo Marco ad est sorge l’antico Borgo marinaro di Porto Palo di Menfi, vero e proprio attracco naturale della bassa valle del fiume Belice e oggi diventato la più importante località balneare del comprensorio.
Il borgo è costituito da un gruppo di case ed insediamenti che si diramano su un promontorio roccioso sormontato da un’antica Torre di Guardia costiera (Torre anticorsara), costruita nel 1583 dall’architetto fiorentino Camillo Cammillieri, per difendere la Città da attacchi corsari.

Menfi Città del Vino

Non lontana da Agrigento sorge la città di Menfi gradevole cittadina al centro di una vasta area declinante dolcemente verso il mare Mediterraneo.
Un territorio in cui risalta il cielo con i suoi colori, la terra con i suoi prodotti, il mare con i suoi odori, che mantiene il “valore” delle tradizioni, della storia, delle risorse: il turismo, la fascia costiera con una sabbia finissima, il mare pulito, il bosco, l’artigianato di pregio, il vino, l’agricoltura, i beni archeologici, ambientali e naturalistici. Menfi, fondata nel 1638 da Diego Tagliavia Aragona, ai piedi del castello eretto da Federico II di Svevia.

Selinunte

La città di Selinunte, fondata alla metà del VII secolo a.C. da coloni di Megara Hyblaea, ha avuto un ruolo di grande rilievo nella storia dell’antica Grecia. Il nome della città, Selinus, deriva dal selinon una pianta che nasce spontanea nella zona. Secondo fonti storiche la vita di Selinunte fu costellata di contrasti e di guerre in particolare con la città di Segesta, sua acerrima nemica che vedeva nell’espansione selinuntina una minaccia alla propria sopravvivenza. Selinunte estese rapidamente i propri domini fondando Eraclea Minoa e impadronendosi di un vasto territorio interno sino alle foci del Platani.
Finchè, esploso il conflitto tra Atene e Siracusa, nato sulla richiesta di aiuto ad Atene da parte di Segesta, in occasione di un’ennesima controversia territoriale con Selinunte, chiamò in aiuto Cartagine. L’assedio della città durò nove giorni e dopo una disperata resistenza Selinunte fu distrutta (409 a.C.). Nei nuovi assetti politici fra Siracusa e Cartagine, prima di essere rasa al suolo alla fine del III secolo a.C., Selinunte rimase sotto il domino punico. Nella seconda metà del XVI secolo, la città fu riscoperta dallo storico Tommaso Fazello.
Nel 1823 gli inglesi intrapresero degli scavi archeologici e da allora sono continuati quasi ininterrottamente e continuano ancora oggi perché data la vastità della zona gran parte della città resta ancora sotto terra.